Sognando la pensione Bruno fantasticava su un mucchio di tempo libero pieno di attività divertenti, ad esempio delle gite fuori porta con amici o con gruppi organizzati ove fare nuove amicizie.

Nella pratica Bruno ha ridimensionato le proprie aspettative.

Non è più un uomo giovane, ha trascorso la propria vita in modo piuttosto sedentario, ha mangiato un po’ di tutto senza farsi troppi problemi e ha pure bevuto qualche bicchiere di troppo: “Si vive una volta sola!”.

Ora che anche i suoi amici e conoscenti non sono più così giovani ha cominciato a rendersi conto che la “terza età” non è solamente l’età durante la quale godersi i frutti del proprio lavoro, ma è anche l’età in cui la vita “ti presenta il conto” in termini di stato di salute.

Ed ecco che i sogni di viaggi e divertimenti svaniscono e si fa strada la paura che, con l’andare del tempo, la pensione possa non essere più sufficiente a sostenere delle spese che potrebbero aumentare.

L’altro giorno ha sentito parlare di quanto può costare la necessità di un aiuto domestico: una badante costa 15 mila € all’anno, lavora 7 ore al giorno e gli devi pure pagare le ferie e la eventuale malattia e/o maternità?

Questo significa che una badante potrebbe consumare l’ammontare di una liquidazione accantonata in una vita intera in pochi anni?

L’opzione di andare a vivere presso una residenza per anziani non vuole neppure tenerla in considerazione: desidera stare a casa sua!

Bruno non aveva mai riflettuto abbastanza sul problema della non autosufficienza.

Se lo avesse fatto avrebbe potuto risolvere tale problema anticipatamente.

Ora non ha più l’età per farlo…….