La PREVIDENZA è quella attività che viene svolta dallo Stato o da appositi istituti, per fornire assistenza ai cittadini quando vengono a trovarsi in una situazione di bisogno (ad esempio un infortunio o una malattia, la disoccupazione, ecc.) oppure quando si smette di lavorare.

Essendo fornita dallo Stato viene anche chiamata PREVIDENZA PUBBLICA.

È obbligatoria e viene finanziata dai contributi che vengono versati all’INPS (lavoratori dipendenti, artigiani e commercianti).

In particolare, si parla di prestazioni previdenziali, che sono di diverso tipo:

  • la pensione di invalidità
  • la pensione di inabilità
  • la pensione si superstiti indiretta o di reversibilità
  • la pensione anticipata
  • l’opzione donna
  • quota 100
  • la pensione di anzianità
  • la pensione di vecchiaia

La PREVIDENZA COMPLEMENTARE (disciplinata dal Decreto Legislativo n. 252 del 2005) è una forma di risparmio che si va ad aggiungere alla pensione di anzianità o di vecchiaia, integrandola. Per questo motivo vien anche chiamata PREVIDENZA INTEGRATIVA.

È facoltativa, ossia libera e volontaria.

Lo Stato, consapevole del fatto che le pensioni si stanno riducendo nel corso degli anni, incentiva la previdenza complementare mediante dei vantaggi fiscali molto interessanti.

Alcuni C.C.N.L. – Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro prevedono una contribuzione anche da parte del datore di lavoro.

La PREVIDENZA COMPLEMENTARE può anche essere alimentata mediante al destinazione del TFR.

Quando vieni assunto come lavoratore dipendente hai 6 mesi di tempo per decidere se destinare il T.F.R. alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE o lasciarlo in azienda.

Se non decidi nulla, allora il datore di lavoro trasferisce il TFR al fondo pensione di categoria (se esiste), oppure al fondo pensione dell’INPS (FONDINPS)

In realtà, la destinazione del T.F.R. alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE può essere deciso anche in un secondo momento.

La PREVIDENZA COMPLEMENTARE non serve solo per creare una pensione integrativa alla pensione pubblica. Ma può servire anche per altre esigenze, grazie alla ANTICIPAZIONI previste per:

  • spese sanitarie
  • acquisto della prima casa, per sé o per i figli
  • altre cause (fino al 30%)

In particolare, la PREVIDENZA COMPLEMENTARE ha varie forme:

  • i fondi pensione chiusi o di categoria o negoziali, che sono quelli previsti dai contratti nazionali di lavoro (ad esempio Espero e Perseo Sirio sono i fondi negoziali dei dipendenti pubblici)
  • i fondi pensione aperti, che sono quelli che vengono venduti dalle Compagnie di Assicurazione e da altri istituti
  • i Piani pensionistici individuali, che sono dei contratti di assicurazione sulla vita cpn finalità pensionistiche

Quando si sceglie un fondo pensione aperto, dopo 2 anni si può cambiare fondo, trasferendo sul nuovo fondo tutto quanto maturato.

Per qualsiasi approfondimento si può visitare il sito della COVIP, che è la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione
www.covip.it

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